La vitellaia è un sistema complesso che richiede molta attenzione.
Sin dal 1986, quando iniziò la propria attività, La Spes Sas promuove la corretta gestione della vitellaia nelle aziende da latte con l’obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile in termini di sanità, vitalità e accrescimento ponderale delle vitelle.
Questo è di fondamentale importanza in quanto la vitella è la base di partenza della futura vacca da latte. Se la piccola cresce sana e forte, sarà una vacca molto più produttiva nella sua carriera.
Ci sono molti studi che dimostrano che una vitella alimentata e svezzata con maggiori quantità di latte in polvere per vitelli, da adulta sarà una vacca molto più sana e produttiva.
Durante la sua lunga carriera produrrà più latte, di migliore qualità, e darà alla luce vitelle ancora più sane e produttive.
La corretta gestione della vitellaia in azienda
Spes-Zootecnia si avvale di uno staff tecnico commerciale che fornisce consigli pratici sull’organizzazione dell’area vitelli, sia dal punto di vista dell’alimentazione sia della suddivisione in gruppi, calibrando il progetto sulle dimensioni aziendali.
Le scelte sanitarie sono sempre svolte in collaborazione con il veterinario aziendale.
Come gestire una vitellaia?
Stando alla nostra esperienza, supportata da studi che dimostrano quanto riportato, i punti salienti di un buon management della vitellaia, da tenere sempre in considerazione, sono:
– scelta di un responsabile della vitellaia che possibilmente si focalizzi solo su quell’attività. La costante osservazione delle vitelle aiuta a intervenire tempestivamente in caso di problemi. Quanto più tempestivamente si interviene sui problemi, tanto meno l’animale subirà condizionamenti nella carriera produttiva;
– predisposizione di un piano alimentare target di svezzamento;
– definizione degli obiettivi da raggiungere e tempi di accrescimento;
– scelta delle attrezzature e degli ambienti di ricovero degli animali con particolare attenzione alle condizioni climatiche e sanitarie;
– scelta del latte in polvere per vitelli ideale;
– scelta delle attrezzature per la preparazione e la somministrazione del latte, di cui Spes Sas propone un’accurata selezione;
– dotarsi di uno strumento per la pesature delle vitelle;
– definizione di un calendario di controllo del raggiungimento degli obiettivi.
Un semplice elenco di best practice, che è importante redigere per iscritto insieme all’operatore responsabile della vitellaia.
Riteniamo fondamentale abituare gli operatori a scrivere molto, annotando tutto ciò che accade su un “quaderno della vitellaia”, importante per ripercorrere in caso di problemi le fasi che li hanno innescati.
Somministrazione del colostro
È molto importante somministrare almeno 3-4 litri d colostro entro 4 ore dal parto.
È necessario utilizzare la sonda esofagea nel caso molto probabile che la vitella non riesca a bere autonomamente i 4 litri.
Il colostro va somministrato per i primi 4 pasti.
Importantissima è la qualità del colostro che dipende da molti fattori quali la gestione dell’asciutta, la sanità della mandria, la corretta gestione generale dell’azienda. La qualità del colostro è molto semplice da controllare con un rifrattometro, uno strumento economico, semplice da reperire e di facile utilizzo.
È di fondamentale importanza somministrare il colostro nelle modalità descritte perché nel giro di poche ore si riduce notevolmente la carica di immunoglobuline. Inoltre, trascorso poco tempo dalla nascita, i recettori di immunoglobuline sono meno ricettivi.
Tra le migliori aziende partner della Spes-Zootecnia, la CIMA Srl a sviluppato molti prodotti che possono aiutare questa prima fase.
In particolare PROBIOS® REHIMED della CHRISTIAN HANSEN, distribuito in esclusiva dalla Spes Sas in qualità di partner della CIMA Srl, è un complemento di elevato valore che apporta immunoglobuline colostrali, oltre a fornire l’ottimo probiotico LACTIFERM® che aiuta la stabilizzazione della flora batterica intestinale.
Nelle medesime ore, è importantissima la pulizia e disinfezione del cordone ombelicale, organo che prima proposto all’alimentazione del feto diventa, dopo la nascita, uno dei principali veicoli di aggressione batterica.
Sistemazione della vitella in adeguato box singolo
Ricovero igienico e protetto per vitelle
La Capanna di Cima, ottima soluzione per creare un ricovero facile da pulire, pratico e relativamente economico. Molto importante sostituire giornalmente la lettiera con generose quantità di paglia pulita e asciutta. Se il clima è rigido predisporre delle lampade per riscaldare il ricovero.
In catalogo anche le coperte termiche molto utili ad aiutare le vitelle a conservare la temperatura corporea nelle giornate più fredde.
Adozione del piano di svezzamento
Esso deve tenere conto di:
– Fabbisogni degli animali
– Salubrità degli alimenti
– Scelta di un latte in polvere per vitelli di alta qualità
– Regolarità negli orari di somministrazione del latte
– Scelta di un mangime da svezzamento pellettato di alta qualità come il KID STARTER CIMA
– Focalizzazione degli sforzi sullo sviluppo ruminale per preparare correttamente la vitella alla fase di svezzamento
– Costante presenza di fieno tenero di primo taglio e acqua fresca e pulita
– Protocollo pulizia e disinfezione delle attrezzature (miscelatore, secchi, tettarelle, box di ricovero)
Fase di svezzamento
È molto delicata e non deve essere condizionata dalla fretta di concludere la somministrazione del latte in polvere per vitelli. Se lo svezzamento prevede un piano troppo precoce si corre il rischio di assistere a un calo fisiologico dovuto alla non raggiunta autosufficienza energetica data dall’alimentazione solida. Prima di togliere definitivamente il latte la vitella deve dimostrare di assumere almeno 3,5 – 4 kg al giorno di mangime di alta qualità. Consigliamo di misurare attentamente la quantità di mangime che viene consumata giornalmente, spesso sovrastimata dall’allevatore con una valutazione a sensazione.
Alcune considerazioni sulle tecniche di somministrazione del latte in polvere per vitelli
L’obiettivo: assicurare benessere ai vitelli
Consigliamo di investire nel personale e mantenere la tecnica dei due pasti al giorno di latte. Negli ultimi anni sono stati proposti sul mercato altri metodi, come le allattatrici automatiche o il “pasto unico”, nati per sopperire al problema della manodopera che indubbiamente pesa nei costi aziendali. I prodotti che la Spes Sas propone in partnership con CIMA, si adattano perfettamente a questi sistemi, ma consigliamo vivamente gli allevatori di non sottrarre tempo alla vitellaia. Ci sono altre aree dell’azienda dove si possono adottare sistemi automatici o robotizzati. L’occasione del pasto impone il contatto con l’operatore che durante le operazioni di somministrazione dell’alimento osserva le vitelle e può accorgersi tempestivamente dell’insorgenza di problemi e intervenire.
Le leggi sul benessere animale inoltre prevedono la visita della vitellaia almeno due volte al giorno, e molto spesso le aziende che scelgono il pasto unico o l’allattatrice automatica riducono questa frequenza a una.
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